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15 Febbraio 2020

Corsi IeFP, la tutor Alice Giannini: “C’è attenzione alle varie singolarità”

Categoria: #foriumdalcomune

Ha iniziato da pochi mesi la sua esperienza da tutor e sembra convinta del percorso intrapreso: Alice Giannini, 29 anni di Ponte a Egola, si racconta per la rubrica #foriumdalcomune, spiegando la sua quotidiana attività a fianco delle ragazze del corso triennale IefP “EA: Estetista Addetto” promosso dall’agenzia formativa “Forium” di Santa Croce sull’Arno.

Come è iniziata questa esperienza?

In precedenza avevo fatto delle esperienze ma con i bambini più piccoli, tipo nei campi estivi. Ho preso la laurea triennale in Psicologia e sto per ottenere la magistrale. Sono entrata in contatto con Forium tramite una mia amica: stavo cercando un lavoro part time che mi permettesse di terminare gli studi universitari. Sapevo che c’erano sempre delle posizioni aperte e ci ho provato. Ho inviato il curriculum e alla fine è andata bene.

La tua valutazione fino a questo momento?

Come prima volta come tutor direi positiva, ma sto affrontando una bella “palestra”. Lavoro con adolescenti di età tra i 14 e i 17 anni, sono ragazze “complicate” in una fase difficile della vita. Bisogna cercare sempre di avere una sensibilità tale da capire quando per loro tutto diventa un problema. Di fronte alle difficoltà spesso si bloccano e non vanno oltre, per questo hanno bisogno di una mano.

Quali sono le difficoltà di queste ragazze?

In primis quella di andare d’accordo con le compagne: l’essere tutte ragazze non le aiuta. Molte di loro hanno una situazione scolastica pregressa che le ha portate a essere in un certo modo, a non accettare la battuta in più o magari a farla: ci si trova sempre a dover limare. Sono spesso disorganizzate rispetto agli impegni, ma al contempo pretendono molto rispetto. Vanno seguite in termini di valori sociali.

Però dagli inizi a ora le cose sono cambiate?

Abbiamo iniziato insieme a settembre e la classe era in certo modo. A novembre, nel consiglio di classe e nel colloquio con i genitori, ci siamo interrogati sul dove siamo arrivati. Effettivamente in due mesi abbiamo notato enormi passi in avanti a livello caratteriale e questi cambiamenti sono stati riscontrati anche dai loro genitori. Il fatto di essere ascoltate ed essere in uno spazio sicuro le facilita all’esterno: quello che vivono in classe lo riportano in maniera positiva all’esterno.

Gli IeFP sono una bella opportunità per i ragazzi ma non sono così conosciuti come la “classica” scuola superiore. Cosa consiglieresti per aumentarne la conoscenza generale?

La cosa fondamentale è mettere le famiglie al corrente al momento della scelta, quando ci sono gli incontri di orientamento è bene che venga data la possibilità di parlarne. C’è poi il passaparola delle amicizie, che magari hanno scelto strade simili. Alcune iscritte del corso EA arrivano direttamente dalle medie.

A te cosa piace degli IeFP in modo particolare?

L’aspetto che preferisco è l’attenzione per le varie singolarità. Per lavorare sul gruppo devi farlo anche sul singolo. Tocchi per mano il cambiamento, l’interesse della ragazza, le domande che ti pongono le allieve in classe. Mi piace vedere quando mi cercano per il loro bisogno, quando imparano a chiedere aiuto e quando si rendono conto di non saper fare una cosa da sole.