Chiamaci al num.
+39 0571 360069

Sede: via del Bosco, 264/F
56029 Santa Croce sull'Arno (PI)
info@forium.it

certificazione accredia
30 Settembre 2020

Giusy Errante: “Grazie al corso Estro sono cambiata radicalmente”

Categoria: #foriumdalcomune

Ha aspettato tanto prima di prendere il cammino verso il proprio futuro ma alla fine, alle porte dei venti anni, ce l’ha fatta. Giusy Errante, di Castelfranco Di Sotto, è una delle neo diplomate del corso Estro promosso dall’agenzia formativa Forium e finanziato dalla Regione Toscana, relativo al settore dell’estetica. Per la rubrica #foriumdalcomune le abbiamo chiesto di raccontare la propria esperienza.

Perché hai deciso di intraprendere questo percorso?

Mi è sempre piaciuto fare o l’estetista o la parrucchiera: poi ho optato per la prima perché la cosa che mi piace di più è curare le mani. Avevo fatto un anno di scuola superiore ma poi ho smesso, non faceva per me. Avevo fatto domanda per un corso a Pontedera: prendevano 15 persone e sono stata due anni in attesa. Alla fine, dal Centro per l’Impiego di Santa Croce, mi hanno proposto questa opportunità nel 2018.

Sei stata ferma per un po’, ma alla fine ne è valsa la pena?

Direi di sì. All’inizio avevo un po’ di ansia ma di quella “buona” per la novità. Poi nell’andare avanti tutto veniva da sé, c’era la voglia di continuare, mi incuriosivo sempre più.

Didattica in classe versus a distanza. Come è andata?

Rispetto alla scuola tradizionale i professori ti rispiegavano le cose invece che lasciarti andare. Se c’era un problema, alla lezione dopo ti chiedevano se uno aveva capito, insomma ti stavano dietro e si faceva sempre ripasso in classe. A distanza non è stato facile, non era agevole parlare dietro uno schermo. PEr fortuna eravamo alla fine del corso quando è arrivato il lockdown. In quel periodo si faceva ripasso, è stato difficoltoso ma almeno non c’era da apprendere cose nuove.

Dalla teoria passiamo alla pratica. Raccontaci la tua esperienza.

Rispetto a quanto mi ero immaginata è stata tutta un’altra cosa, in meglio. Prima di cominciare non potevo capire per esempio il rapporto con i clienti. Lo stage ti fa crescere tantissimo: hai a che fare con clienti adulte con cui ti devi rivolgere in modo diverso e rispettoso. Questo corso mi ha aiutato tantissimo anche nel modo di parlare. Se penso a 15 anni quando avevo smesso gli studi e non avevo possibilità di poter lavorare, adesso direi che sono cambiata radicalmente.

Stage prima e dopo il lockdown: quanta differenza hai notato?

Prima ero stata a “Specchio delle mie Brame” a Santa Croce e poi a Ponticelli da “Èlu”. Devo ammettere che con le mascherine è faticoso: si respira male e si soffre a tenerla per tanto tempo, come quando si fa una ceretta. Essendo però una protezione direi che è meglio soffrire e avere una sicurezza. Dove ho lavorato io c’è sempre stata la sterilizzazione, ma per esempio i guanti per la ceretta non si usavano e con il Covid-19 sono diventati una prassi.

Tanti ragazzi che passano da Forium rimangono colpiti dalla figura del tutor. Chiediamo se per te è stato lo stesso.

La tutor mi ha aiutato tantissimo. Di Laura Biondi ne sentirò la mancanza ora che ho finito il corso: sia a scuola che al di fuori mi ha sempre aiutato. Fa moto avere una persona fissa in classe pronta a intervenire per ogni necessità. Per esempio, in caso di litigi, ci faceva riunire: sarebbe stato difficile affrontare due anni con il muso. E se c’era un compito il giorno dopo, magari si studiava o ripassava insieme.

Consiglieresti l’esperienza?

Sono soddisfatta, dovessi decidere di rifarlo prenderei la stessa scelta. Ho parlato alle amiche di come mi sono trovata, se potessi offrirei questa opportunità. Anche perché questi corsi hanno dei costi importanti e quindi avere due anni di formazione gratuita è un’occasione da prendere al volo.

E adesso, quali sono i tuoi progetti?

Mi sono iscritta a un corso per fare anche il terzo anno, il 13 ottobre inizio. Ma sto guardandomi intorno per trovare un posto di lavoro in un centro estetico. A Ponticelli mi ero trovata bene, chissà che non possa tornarci. Un domani, poi, mi piacerebbe mettermi per conto mio.