Chiara Dini, psicologa e tutor: "Fondamentale ricordare ai ragazzi il perché sono in classe"
Ogni giorno mette la propria professionalità al servizio degli studenti che a Empoli hanno intrapreso un percorso triennale per diventare tecnici per il settore calzaturiero. Chiara Dini, 33 anni di San Prospero di Cascina, è la tutor del progetto CAL.F., corso IeFP che Forium gestisce come capofila assieme a Centro Life. Con #foriumdalcomune siamo andati a conoscerla.
Come sei entrata nella squadra di Forium?
Sono una psicologa e sono entrata nel 2021 come docente di sostegno nel corso IeFP “EA – Estetista Addetto”, conosco dall'infanzia la tutor Sara Marcheschi, con cui abbiamo condiviso gli studi universitari. Mi ha suggerito questa possibilità ed eccomi qui: al mattino sono in Forium, al pomeriggio ricevo come psicologa nel mio studio di Cascina.
Conoscevi la figura del tutor prima di questa esperienza?
Entrare facendo il sostegno mi ha dato l'opportunità di conoscere come lavorano in Forium e lil ruolo ricoperto dal tutor, poco conosciuto in genere. Ho potuto comprendere la figura professionale, cosa ci facesse in classe e la modalità di lavoro in Forium. La figura del tutor è fondamentale, andrebbe messa in tutte le scuole. Io per esempio alle superiori ho cambiato istituto perché non esisteva comunicazione, i docenti erano su un piedistallo e la considerazione degli alunni era minima, non c'era uni scambio di opinioni. Sono tutti aspetti di cui il tutor qui si occupa, ecco perché questa figura mi ha colpito. Quando si è aperta la possibilità mi sono ben offerta di farlo. Ovviamente essere psicologa mi avvantaggia perché siamo abituati con le relazioni, a gestire queste e il bagaglio di emotività che emerge all'interno di una classe.
Come ti senti adesso questa “veste” del tutor?
Sono contenta di fare la tutor, ogni giorno è una scoperta di nuove situazioni ed equilibri. Il carico di lavoro è tosto, però mi fa davvero piacere, mi trovo bene. Da una parte sono stata fortunatissima perché i ragazzi che ho nel corso sono stati dal primo momento spigliati ed entusiasti, la timidezza non fa parte di loro. È stato facile creare un gruppo classe fin da subito, c'è compattezza è il merito è degli studenti. All'inizio abbiamo lavorato molto affinché la classe fosse coesa, in cui le azioni del singolo si riflettessero sul collettivo, in cui tutti venivano premiati e si ragionava tutti assieme. I ragazzi l'hanno presa subito bene e si mantengono uniti con facilità. Si gestiscono abbastanza bene.
Come è composta la classe e quali sono i livelli di gestione?
Ci sono tre ragazze e il resto sono ragazzi. Sono molto interattivi e non è facile alla loro età tenerli sotto controllo. Bisogna saperli gestire, ma c'è anche il plus del gruppo che non manifesta invidie o gelosie. Le estetiste di EA erano tutte donne e gli equilibri erano del tutto diversi. Il gruppo di CAL.F. L'ho preso al primo anno e le estetiste all'ultimo, quindi ci sono delle differenze in termini di conoscenza e gli equilibri già consolidati. Forium comunque dà sempre la stessa impronta ai corsi: il modo con cui ci si confronta con i ragazzi, le regole, le metodiche, le materie pratiche, l'attenzione ai singoli sono sempre allo stesso livello.
Esiste un coordinamento tra tutor in Forium?
C'è confronto tra tutor, spesso ci sentiamo per scambiarci esperienze anche se poi ognuno trova il suo metodo, visto che cambia il gruppo classe e ciascuno di noi ha il suo stile. Un grande aiuto ci arriva da Cinzia Mastromarino, che ci guida e fornisce sempre le linee guida. Nel mio caso ho una classe di “finti svogliati” che ha bisogno sempre di un incentivo all'impegno, al credere nelle loro capacità e al ricordarsi come questa attività la stiano facendo per il loro bene. Purtroppo sono legati alla storia per cui a scuola ci si va per forza. Quando ricordo loro dell'importanza di frequentare questo coso e il valore annesso allora tornano a impegnarsi. Da inizio anno hanno fatto dei passi in avanti giganti, hanno capito di poter arrivare a un lavoro, a un risultato concreto.
Ti vedi ancora come tutor nei prossimi anni?
Nella mia vita professionale avevo sempre detto no a bambini e ragazzi. Mi sono ritrovata a fare la tutor e ho cambiato idea, tanto che adesso faccio anche la psicologa con i ragazzi. Non è facile essere al mattino a Empoli per lavoro e il pomeriggio a Cascina. Sicuramente seguirò questi ragazzi fino alla fine, il lavoro mi piace, per il futuro vedremo.