Costanza Pacini presenta 'Inclusiva-MENTE': "Insieme per rafforzare la comunità educante di Fucecchio"
Abbiamo fatto due chiacchiere con Costanza Pacini, project manager del Movimento Shalom di San Miniato, che si occupa di progettazione in ambito di cooperazione sociale. Insieme a Forium e ad altri partner, cura "Inclusiva-MENTE", un progetto che aiuta la comunità educante a diventare più inclusiva.
Come si è concretizzata la collaborazione con Forium?
Grazie alla sinergia tra diversi enti sul territorio è sorto un partenariato intorno a un bando in favore della comunità educante di Fucecchio, selezionata fra 152 in tutta Italia dalla impresa sociale Con i Bambini per rafforzarla e renderla più capillare nel territorio.
Valutando la proposta da presentare per questo bando, abbiamo trovato l'appoggio di Forium. Il mio ruolo all'interno di questa collaborazione è l'aver redatto la proposta progettuale presentata nel bando e, in corso d'opera, il monitoraggio del progetto una volta approvato.
Come si concretizza il progetto?
Il bando al quale abbiamo partecipato era riferito alla "creazione e al rafforzamento delle comunità educanti". Dal confronto con l'amministrazione Comunale di Fucecchio è venuto fuori che una comunità educante informale è già esistente e concreta per iniziativa del Comune, tuttavia sembrava importante e necessario rafforzare questa comunità educante già esistente, cercando di intercettare meglio e favorire i suoi destinatari - famiglie e minori stranieri residenti a Fucecchio - visto che sono proprio loro i beneficiari finali del progetto e visto che proprio loro sono i soggetti a cui si va incontro, cercando di superare le difficoltà di integrazione dovute a differenze culturali e linguistiche.
Lo scopo del progetto è dunque quello di superare queste difficoltà andando a creare figure che sappiano interpretare i loro bisogni, dal punto di vista culturale e linguistico, creando e favorendo l'accesso agli strumenti di cui dispone la comunità educante, attraverso la loro incentivazione e il loro coinvolgimento.
Due sono gli strumenti concreti che vengono fuori da questo progetto: la formazioni di facilitatrici culturali, che possano favorire l'inclusione, la partecipaione e la condivisione; un tavolo di coprogettzione con il Comune per agevolare la creazione di iniziative rivolte ai minori delle comunità straniere.
Per rendere concreti ed efficaci questi strumenti sono state create varie attività collaterali, fra le quali Forium si è impegnata a creare corsi di formazione destinati a chi vuole intraprendere il percorso di educatore per doposcuola.
Quali e quante figure verranno formate?
L'obiettivo è quello di formare 16 educatori ed educatrici per il dopo scuola, tramite formazione in aula mista a stage sul territorio con le associazioni che si occupano di seguire i minori nei percorsi scolastici.
Quali sono i singoli partner e qual è il loro ruolo nel progetto?
Il Movimento Shalom agisce come capofila, coordinando e monitorando il progetto; il Comune di Fucecchio si occupa della sostenibilità del progetto e dell'organizzazione del tavolo di coprogettazione per l'elaborazione di queste iniziative e ha il ruolo fondamentale per attivazione della comunità educante; l'istituto comprensivo 'Montanelli-Petrarca' è il nodo essenziale per il coinvolgimento di docenti e famiglie; Nosotras aps si occupa dell'impiego di facilitatori e facilitatici all'interno delle associazioni; Forium cura la parte della formazione; Popoli Uniti aps è invece impegnata nel coinvolgimento delle associazioni e nella sensibilizzazione della rete associativa.