Elisa Del Bino e i giovani estetisti: "Attenzione da mantenere sempre viva a lezione"
La preparazione per il lavoro di estetista non riguarda solo l'aspetta esterno, ovvero quello che coinvolge i clienti nella cura delle loro mani o dei loro visi. Dietro a manicure e pedicure e maschere di bellezza c'è un lavoro di conoscenza degli strumenti e della loro manutenzione che è complementare ai percorsi che si affrontano nei corsi per estetisti.
A parlarcene è Elisa Del Bino, professionista nel settore e docente ai corsi professionalizzanti per estetisti di Forium.
Cosa insegni a ragazzi e ragazze?
Diciamo che la mia parte di corso IeFP per estetisti riguarda il dietro le quinte. Ci sono le materie professionalizzanti, cioè quelle tipiche di un corso per estetista, e poi ci sono io con le mie materie teoriche e tecniche: cosmetologia, igiene applicata alla strumentazione (come la sterilizzazione). Azioni che all'estetista permettono di capire come gestire i propri ferri del mestiere affinché possa lavorare in sicurezza con la propria clientela.
Quali sono i tuoi studi?
Io sono laureata come tecnica di laboratorio biomedico. E via via che ho cominciato a conoscere meglio il mio mestiere ho sempre puntato all'unione fra la parte scientifica e l'ambiente dell'estetista.
Questa strada mi ha portato all'insegnamento e poi alla collaborazione con Forium da circa sette anni.
Di solito, ragazzi e ragazze sono meno propensi a seguire delle lezioni di teoria. Quali sono i tuoi metodi per tenerli attivi e partecipi?
Ogni classe e ogni ragazza o ragazzo è un mondo a sé. Bisogna tenere viva la lezione, come se fosse una conversazione, dove ci sono pause, momenti in cui è necessario interagire, momenti in cui bisogna anche scherzare per alleggerire il carico di informazioni e nozioni.
Ecco: se c'è una cosa che funziona è sdrammatizzare in momenti chiave della lezione, magari con una battuta. Sgomberare la mente per pochi minuti giova all'attenzione di un'intera ora di lezione.
Hai "infuso motivazione" a qualche studente in particolare?
In particolare no. Ma è frequente vedere ragazze che hanno cominciato con tanta diffidenza, ma che alla fine del nostro percorso hanno trovato spunti di riflessione su quanto avevamo affrontato al corso.
Il mio impegno è quello di dare gli strumenti che possano rivelarsi riutilizzabili nella professione, e da lì, chi esce con la qualifica di estetista in mano deve essere in grado di modellare il proprio modo di lavorare su quanto appreso nelle mie ore di lezione.