Insegnare l'estetica secondo Pamela Gallo: "Equlibrare l'utile e il dilettevole"
Per #foriumdalcomune andiamo a curiosare su un corso che prepara le ragazze (soprattutto) ad affrontare una delle professioni più diffuse: l'estetista. Lo facciamo con Pamela Gallo, estetista professionista e docente di manicure del corso IeFP "EA2".
Come si svolge il corso di manicure?
Ci sono due parti, una teorica e una pratica. Per la teoria studiamo la struttura dell'unghia, com'è composta, quali sono le caratteristiche delle mani, così da porre le basi per l'utilizzo degli strumenti della parte pratica, nella quale le ragazze si esercitano sulle dita delle loro compagne, così da operare sul campo come delle vere estetiste.
Qual è il tuo percorso professionale e cosa ti ha portato a Forium?
A 18 anni ho preso il diploma di estetista a Imperia, la mia città di origine. Nel 2006 ho poi conseguito la specializzazione che permette a chi la possiede di aprire un centro estetico. A Firenze e successivamente Pisa, dove mi sono trasferita, sono diventata responsabile di un centro estetico, dove gestisco e coordino l'attività delle mie colleghe.
Da gennaio del 2023 mi sono resa disponibile per Forium, subentrando a un collega che faceva docenze della mia stessa materia.
Ci parli di ragazze e, in effetti, come estetiste vediamo solo ragazze. Non ci sono figure maschili nella tua professione?
Nel mio ambito le figure maschili si trovano soprattutto nei centri che hanno macchinari per la ginnastica passiva (come le saune, per esempio), oppure nei centri massaggi, Tuttavia, per cultura, in Italia la figura del massaggiatore è ancora vittima di alcuni tabù legati al contatto fisico tra un uomo - il quale non è altro che un operatore che sta svolgendo il proprio lavoro - e donna: molte volte sono le stesse clienti che preferiscono sottoporsi ai trattamenti solo se ci sono operatrici. Per forza di cose le sessioni prevedono di essere svestiti e questo pone un limite al lavoro maschile in ambito estetico. È chiaro che anche i ragazzi non sono attratti da questo tipo di professione.
Come vivi il tuo rapporto con le ragazze e come imposti le tue lezioni?
Bisogna trovare la chiave per farsi ascoltare. Loro sono ragazze in età adolescenziale ed è necessario farsi accogliere e cercare di capire come intendersi, come stabilire una linea comune di comunicazione. A loro piace soprattutto la pratica, quindi è stato importante stabilire un equilibrio fra l'utile (la parte teorica, comunque necessaria) e il dilettevole (la parte pratica, necessaria anch'essa, ma più coinvolgente).
Superate le fasi iniziali, è tutto ok e ci sono molti casi di soddisfazione nel vedere soggetti che sulle prime sono diffidenti, ma che pian piano acquisiscono fiducia in se stesse.