Luca Sordi, educazione fisica da Serie A: "La mia palestra con Forium si trasforma in un'aula"
Come in ogni percorso didattico che si rispetti, anche i corsi IeFP di Forium prevedono un programma dedicato all'attività fisica. Ne abbiamo parlato con Luca Sordi, che per Forium si occupa dell'insegnamento dell'educazione fisica nell'ambito dei corsi professionalizzanti.
Una storia particolare, quella di Luca, che ha permesso alla propria passione per l'attività fisica di abbracciare tre ambiti: l'insegnamento; il fitness; il calcio.
Luca Sordi è anche Mister Sordi, visto che allena gli Under 16 del Bologna dal 2020 (dunque le giovanili di una squadra di calcio di Serie A; mentre nei due anni precedenti ha allenato gli Under 15 dell'Empoli). Questa attività che lo porta a lavorare nel capoluogo felsineo per metà settimana e che gli è valso anche un articolo da parte del noto giornalista sportivo Alfredo Pedullà, che lo ha citato per avere raggiunto, nel 2021, un record particolare, ovvero quello di aver vinto tutte e partite disputate con i suoi ragazzi nella stagione regolare, unico caso in tutte le categorie del calcio italiano.
Come è cominciato il tutto?
Mi sono laureato in scienze motorie nel 2013 e ho cominciato a insegnare nelle scuole elementari, partecipando ai progetti didattici sulla psicomotricità. Nel frattempo ho aperto una palestra insieme al mio socio. E sono diventato anche allenatore di calcio.
Con Forium come è avvenuto il contatto?
Quasi per caso. La mia palestra e Forium si trovano a 500 metri di distanza in linea d'aria. Forium aveva bisogno di avviare dei percorsi di educazione fisica all'interno dei propri corsi professionalizzanti; ricordo che abbiamo avviato la nostra collaborazione quasi per prova. E alla fine ci siamo piaciuti, continuando a mettersi a disposizione a vicenda per portare avanti i nostri programmi comuni.
Com'è fare il docente di educazione fisica per i corsi IeFP?
È molto stimolante. C'è un rapporto quasi alla pari con i ragazzi, ai quali cerco di insegnare più cose possibili in merito al nostro corpo e al suo funzionamento, senza dimenticare mai il beneficio dell'attività fisica in generale. Non ci siamo fermati nemmeno in pandemia, pur con tutti i limiti del caso: facevamo attività in DAD, esplorando ovviamente di più la teoria, ma i ragazzi sono rimasti soddisfatti di quanto appreso.
Come si svolge una lezione tipica?
I ragazzi vengono in palestra da me. È quella la mia "aula". Lì approfondiamo i temi, illustriamo anche l'anatomia del nostro corpo, impariamo a conoscere come e dove sono localizzati i muscoli e come usarli. Anche grazie alle attrezzature ginniche che metto a disposizione. Alla fine della lezione, quando do il via libera, capita spesso che i ragazzi si allenino con gli attrezzi e le ragazze preferiscano invece fare attività fisica con la musica. In entrambi i casi ho l'opportunità di istruirli e guidarli.
C'è questo falso mito dell'educazione fisica come materia di secondo piano. Come la vedi?
Qualunque sia la cosa che tu faccia, l'importante è mostrarne interesse, farla con cura, come se non ci dovesse essere altro in quel momento. Ecco: nei miei ragazzi cerco sempre di tirare fuori ogni briciola di interesse, coinvolgendoli direttamente e sfruttando la massimo ogni piccola potenzialità.