Tra i corsi che l'agenzia Forium di Santa Croce sull'Arno sta svolgendo, ce ne sono due dedicati ai drop out, ovvero quei minori di 18 anni fuoriusciti dal circuito scolastico, chiamati 'Smart Car' e 'Sapori'. Il primo è dedicato agli aspiranti tecnici meccatronici per auto, l'altro per operatore della ristorazione con indirizzo preparazione piatti. Nicolò Scaduto, 30 anni, santacrocese, è uno dei tutor a cui sono stati assegnati questi due percorsi formativi.
Qual è il tuo compito nei corsi Forium?
Sono tutor d’aula nei corsi Forium, in particolare per i corsi Sapori e Smart Car. Il mio lavoro è un po’ come quello dell’artificiere: cerco di disinnescare ogni giorno quello che i ragazzi si portano dentro. Sanno che in me trovano qualcuno che rimane, nonostante tutto, e che qui si impara a stare insieme, lavorare in team, capire se stessi e i propri limiti.
Puoi darci qualche dettaglio sui due corsi, Sapori e Smart Car?
Nel corso Smart Car arrivano ragazzi interessati al mondo dei motori e della meccanica ma che non sanno fare niente o quasi. Iniziamo con la teoria ma in modo diverso dalla scuola, con video , discussioni, non “sui banchi”; poi ci sono i laboratori per mettere subito mano al motore. Anche per il corso Sapori dedicato alla ristorazione ci sono una parte teorica e una pratica. L’entusiasmo per quello che imparano me lo comunicano anche quando non ci vediamo, spesso i ragazzi riprovano a fare qualcosa a casa e mi mandano una foto su Whatsapp, soddisfatti del risultato.
Una scelta che consiglieresti a ragazzi e famiglie, quindi?
Sì, frequentare questi corsi è una buona scelta per chi ha abbandonato la scuola, perché fra i 14 e i 17 anni, per quanto la società ci faccia credere di essere adulti, ci sono tante cose che non sappiamo fare. Dopo l’interruzione del percorso scolastico, il nostro corso permette di avere per l’ultima volta un luogo sicuro, una palestra in cui fare esperienza di crescita con persone che ti stanno accanto e si impegnano per farti affrontare il mondo del lavoro in modo positivo. L’unico requisito è la volontà. Non si tratta solo di imparare un mestiere, ma di lavorare sull'atteggiamento giusto, sul rispetto, sul comportamento. Davanti a certi rifiuti o scatti d’ira, il mio compito come tutor e laureato in Psicologia è quello di discutere con loro a partire da una semplice domanda: “pensi che un datore di lavoro ti terrebbe ancora con sé o ti licenzierebbe?”. Qui si impara a rielaborare insieme certi comportamenti, anche i più “selvaggi”, perché nel mondo del lavoro il modo in cui ti relazioni fa sempre la differenza.